La cardiologia è divenuta, nel corso degli anni, sempre più specializzata in branche specifiche. Questa tendenza è stata inevitabile col progredire delle conoscenze e delle tecniche, che hanno profondamente modificato il nostro approccio clinico e terapeutico. La nascita di nuove società scientifiche di settore ha sicuramente contribuito alla crescita qualitativa professionale, ma ci fa correre il rischio di perdere la visione di insieme del malato e di non rimanere più totalmente aggiornati in branche ultraspecialistiche che non riguardano la nostra attività quotidiana.
Obiettivo del congresso è trovare un momento di aggiornamento comune, che accolga e metta a confronto la clinica, l’aritmologia, l’interventistica e l’imaging, sotto la guida delle diverse società scientifiche. Per la prima volta, in regione Trentino-Alto Adige, si è infatti riusciti a organizzare un congresso cardiologico intersocietario, articolato su due giornate, con una sessione dedicata per ogni società scientifica e una quinta sessione unitaria. Si riprenderanno i concetti delle ultime linee guida, delle ultime tecniche diagnostiche e peculiarità terapeutiche, con uno sguardo anche al futuro e al fine vita come atto nobile e dovuto ai nostri malati terminali.