Numerosi studi clinici controllati hanno ormai chiaramente dimostrato il beneficio delle riduzione del colesterolo in termini di morbilità e mortalità sia in prevenzione primaria nel paziente ad alto rischio che in prevenzione secondaria dopo evento cardiovascolare, e che tale beneficio è tanto maggiore quanto più precocemente ed efficacemente è iniziato il trattamento. Le statine sono considerate da tempo la terapia di prima scelta per la prevenzione e il trattamento delle patologie cardiovascolari, ma un significativo rischio residuo rimane anche dopo terapia massimizzata con solo il 30-70% dei pazienti ad alto rischio che raggiungono il target di LDL-C raccomandato dalle linee guida e un alto tasso di sospensione della terapia per intolleranza. Negli ultimi anni sono emerse nuove classi di farmaci ipolipidemizzanti che, sia in associazione che in alternativa alle statine, si stanno dimostrando in grado di portare beneficio clinico e raggiungere i target terapeutici previsti dalle linee guida, rendendo necessario lo sviluppo e la diffusione di nuovi protocolli terapeutici.