L’insufficienza cardiaca è una sindrome eterogenea, caratterizzata da grave morbilità e mortalità, scarsa qualità della vita e un onere elevato per il Sistema Sanitario in termini di spesa e di utilizzo delle risorse. La sua prevalenza è in aumento, in parallelo con l’invecchiamento della popolazione. Sono sempre più ben delineati diversi fenotipi di Pazienti con scompenso cardiaco, che si differenziano sia per la presenza di disfunzione sistolica o diastolica, sia per le differenti eziologie (genetiche, valvolari, infiammatorie, ischemiche) che lo sottendono. Le possibilità di cura sono ampie: farmaci eziologici, farmaci “generalisti” anti-scompenso, trattamento più aggressivo e specifico del diabete e dell’ipertensione arteriosa, nuovi approcci elettrofisiologici. Oltre all’efficacia delle varie innovazioni tecniche e farmacologiche, studi recenti hanno confermato che il vero “magic bullet” per la cura dello scompenso è il medico, e che solo seguendo il Paziente da vicino si ottengono i migliori risultati. Lo scompenso cardiaco si presenta come un problema sociale e gestionale, che necessita di percorsi diagnostici/terapeutici efficienti ed economicamente sostenibili. La gestione di questi Pazienti rende necessaria la stretta collaborazione tra i vari professionisti (Ospedalieri, MMG, Infermieri), in una indispensabile filosofia di “rete” Ospedale – Territorio, in grado di individuare i Pazienti a più alto rischio, stilare rapidamente un percorso diagnostico condiviso, instaurare precocemente le terapie farmacologiche e interventistiche ottimali, e ottimizzare il follow-up. Nel corso dell’evento scientifico saranno approfondite diverse tematiche, partendo dalla presentazione di casi clinici, tra cui la gestione in UTIC dello scompenso cardiaco acuto, i farmaci generalisti e quelli eziologici, i trattamenti elettrofisiologici e interventistici, la diagnostica invasiva e non invasiva.