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FOCUS - La ricerca osservazionale in Italia: focus sullo studio BRING-UP 3 scompenso

Lo studio BRING-UP 3 Scompenso è un’indagine osservazionale, prospettica e multicentrica promossa dalla Fondazione per il Tuo cuore e dall’ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri). Il suo obiettivo principale è valutare l’aderenza alle raccomandazioni delle linee guida europee nella gestione dello scompenso cardiaco, con particolare attenzione alla frazione di eiezione ridotta (HFrEF). La sessione odierna si è focalizzata sulla presentazione dei risultati della coorte di pazienti ospedalizzati per scompenso cardiaco acuto Lo studio ha coinvolto 179 centri cardiologici italiani e prevede l’inclusione di pazienti con scompenso cardiaco di qualsiasi eziologia e frazione di eiezione. Lo studio si articola in diverse fasi:
  1. Intervento educazionale: formazione dei ricercatori dei centri partecipanti sulle raccomandazioni delle linee guida
  2. Arruolamento: due periodi di arruolamento di 3 mesi ciascuno, durante i quali vengono inclusi pazienti consecutivi con scompenso cardiaco, sia in regime ambulatoriale che ospedaliero.
  3. Follow-up: valutazione degli endpoint primari e secondari a 6 e 12 mesi dall’arruolamento
La fase di arruolamento (dal settembre 2023 al febbraio 2024) ha reclutato 5203 pazienti, di cui 1373 (26%) pazienti ospedalizzati per scompenso cardiaco acuto. L’obiettivo primario dello studio è descrivere, a livello nazionale, l’implementazione delle terapie raccomandate dalle linee guida nei pazienti con HFrEF. Gli obiettivi secondari includono l’analisi dell’aderenza terapeutica nei pazienti con frazione di eiezione preservata (HFpEF) o lievemente ridotta (HFmrEF), nonché la valutazione della sicurezza dei trattamenti prescritti I dati iniziali, relativi a 1373 pazienti ospedalizzati, mostrano:
  • Età media: 71 ± 12 anni; il 34,5% dei pazienti ha più di 75 anni.
  • Distribuzione per sesso: M/F  70,2/29,8%
  • Tipologia di scompenso cardiaco:
    • HFrEF: 70%
    • HFmrEF: 14%
    • HFpEF: 16%
  • Comorbidità prevalenti:
    • Ipertensione: 74,7%
    • Fibrillazione atriale: 32,3%
    • Diabete mellito: 34,6%
    • Malattia renale cronica: 32,6%
  • Worsening Heart Failure vs de novo Heart Failure
Dal punto di vista epidemiologico, i pazienti “worsening” hanno età più avanzata, eziologia più spesso ischemica, peptidi natriuretici più elevati. I pazienti “de novo” mostrano invece presentazione clinica più grave (edema polmonare acuto e shock cardiogeno) Nei pazienti de novo non si è osservata resistenza all’ introduzione e alla titolazione dei quattro pilastri della terapia dello scompenso a ridotta frazione di eiezione, dimostrando una buona implementazione dei risultati dello studio STRONG HF nella pratica clinica Nel follow up a 6 mesi, la terapia dei pazienti de novo viene più spesso titolata ai dosaggi target. Nei pazienti worsening, le comorbilità limitano l’incremento della posologia dei quattro pilastri. Per gli stessi motivi, sempre nel follow-up a 6 mesi, si nota una più frequente sospensione della terapia nei pazienti worsening rispetto ai de novo. Le classi più frequentemente sospese sono gli antialdosteronici e gli SGLT 2 inibitori (il peggioramento della funzione renale è la causa più frequente).  
  • Pazienti con cardiopatia ischemica vs non ischemici
I pazienti con cardiopatia ischemica rappresentano il 46% del campione dei pazienti ambulatoriali e il 41% dei pazienti ospedalizzati per scompenso acuto La cardiopatia ischemica è più frequente nei pazienti con HFrEF (54,7%). La prescrizione dei quattro pilastri dello scompenso cardiaco alla dimissione non è stata diversa nei pazienti ischemici e nei non ischemici La differenza nella prescrizione diventa invece evidente al follow up a 6 mesi. I pazienti ischemici mantengono meno frequentemente la quadruplice terapia (soprattutto per una sottoprescrizione o sospensione di SGLT 2 inibitori e ARNI).  
  • Impatto dell’insufficienza renale cronica sulla prescrizione farmacologica
La maggioranza dei pazienti con scompenso acuto “de novo” del campione ha una funzione renale conservata (eGFR > 60 ml/min). In questo sottogruppo era elevata la probabilità di prescrizione della quadruplice terapia prima della dimissione e il mantenimento al follow up a 6 mesi. I pazienti con eGFR < 30ml/min ha in media più comorbilità e presenta più frequentemente una riacutizzazione di scompenso già noto. Nei pazienti con eGFR < 30 ml/min si osserva ancora una certa prudenza nella prescrizione della terapia con i quattro pilastri Lo studio BRING-UP 3 evidenzia una buona aderenza alle linee guida europee nella gestione dello scompenso cardiaco in Italia, con un’implementazione significativa delle terapie raccomandate, soprattutto nei pazienti con HFrEF. Questi risultati sottolineano l’importanza di programmi educativi e di monitoraggio continuo per garantire un’applicazione efficace delle linee guida nella pratica clinica quotidiana.  
Giulio Balestrieri ANMCO
Giulio Balestrieri